Saint-Saëns Charles Camille

Saint_SaensCharles Camille Saint-Saëns

(Parigi, 9 ottobre 1835 – Algeri, 16 dicembre 1921) Il compositore transalpino, il 19 ottobre del 1879, dalle colonne del «Voltaire» – articolo poi ripreso la settimana successiva dalla «Gazzetta Musicale di Milano» – criticò aspramente la decisione dell’Opéra di mandare in scena Aida, giudicando l’opera di Verdi inopportuna nel contesto della programmazione del celebre teatro parigino. Il 3 novembre dello stesso anno, Saint-Saëns cercò di ridimensionare la polemica attraverso un suo intervento apparso sulla rivista milanese «Il pungolo», diretta da Leone Fortis, in cui dichiarò di essere stato frainteso, visto che la sua critica era indirizzata non tanto al Maestro italiano, quanto a certo feticismo verdiano che circolava in ambiente parigino. Nel 1890, in occasione di una visita del critico musicale Etienne Destranges, Verdi – venuto a sapere che Saint-Saëns non era stato presente all’allestimento della propria opera Ascanio, avendone incaricato Ernest Guiraud – chiese informazioni al proprio ospite; alla reticenza dimostrata da Destranges nel fornire una convincente risposta, Verdi chiosò: «Bisogna che abbia il cervello malato! Un artista come lui non si disinteressa così della propria opera, della figlia del proprio pensiero! Non è nella natura umana! Io non conosco Guiraud, si dice che sia un uomo di talento, ma malgrado tutto non ha potuto sostituire interamente il compositore» (E. Destranges, Une visite à Verdi, in «Le monde artiste», aprile 1890).