(Catania, 3 novembre 1801 – Puteaux, 24 settembre 1835) Verdi – come si evince da una lettera del compositore emiliano a Vincenzo Florimo del 1869 – nutrì nei confronti di Bellini una profonda ammirazione: «Sono… completamente d’accordo con voi, caro Florimo, nelle lodi che tributate a Bellini. S’egli non aveva alcune brillanti qualità di qualche suo contemporaneo, aveva ben maggiore originalità, e quella tal corda che lo rende tanto caro a tutti, e che nel tempio dell’arte lo colloca in una nicchia ove sta solo […]». Il verdiano Un ballo in maschera trasse ispirazione da quel Gustave III, ou Le Bal masqué di Eugéne Scribe che Bellini nel 1834 tentò di mettere in musica per Napoli, progetto sfumato a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute del Catanese.